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venerd́, 26 luglio 2013
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Su dieci corde la danza incantatrice di Speziale e Fagnoni Stampa E-mail
Quotidiano   La Provincia    ( edizione di Lecco, Como e Sondrio) del 1 Novembre 2005, pagina "Musica")

Chitarra, contrabasso e nient'altro in «aqua, terra, aria e fuoco», un album costruito su una scelta coraggiosa, tanta passione e infinita classe.

Un articolo di G.Spreafico
C'è un disco bellissimo che s'aggira proprio qui tra laghi e montagna e che, girando ha tutto per arrivare lontano. Non sappiamo se ci riuscirà, perché le vie della musica sono infinite ma anche misteriose e a volte ostruite da ingorghi inestricabili, inspiegabili. quel che sappiamo è che quel disco incanta, e che è un piccolo miracolo. danza su dieci corde: una chitarra, un contrabbasso, neppure una parola o una voce, niente altro insomma se non quel tutto che fa la differenza e che è qualcosa di difficile da raccontare eppure così essenziale: poesia, ispirazione, atmosfera, talento.

Un duo, dunque. Una formazione scarna, una scelta non frequente, essenziale, coraggiosa. e difficile, anche. perché rimanda subito a modelli di riferimento non solo impegnativi ma addirittura stratosferici: Pat Metheny e Charlie Haden, Jim Hall e Ron Carter, gente così, gente che se ne sta lassù, inavvicinabile. quaggiù - in realtà su una bella altura vistasogni - la chitarra è quella di Antonio Speziale, valtellinese di Morbegno, di casa a Lecco perché è una delle anime del laboratorio musicale. Sul contrabbasso, invece, le mani di Enrico Fagnoni, da sempre protagonista della più raffinata scena artistica lecchese doc, quella spalancata sulla musica che gira intorno e che veleggia alta sopra le frontiere.

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